tra storia e spiritualità


Montagne dell'anima

E domani ancora più in alto! Con queste parole accompagnate dal bastone da camminata tenuto alto sopra la testa, terminava la sua giornata papa Giovanni Paolo II dopo un'escursione sui monti di Introd. Amante della natura, dei grandi spazi e della montagna il pontefice aveva scelto il piccolo villaggio di Les Combes per le vacanze estive. Meditare, contemplare, camminare. Questi erano i verbi che scandivano le sue giornate. La solenne imponenza del Monte Bianco, il mantello ghiacciato del Rutor e il massiccio del Monte Rosa disegnano un paesaggio che celebra l'incontro fra la terra e il cielo, tra il mondo degli uomini e l'assoluto. Qui il Papa ritrovava la dimensione di uomo normale condividendo momenti di convivialità con la gente di montagna che preparava per lui pane e dolci. Il sentiero verso la Croix de Bouque ha visto gli ultimi passi incerti di un Papa stanco ma sempre determinato e appassionato e ancora oggi accoglie la sua presenza spirituale. Le montagne di Introd sono note come quelle dei Papi perché in seguito anche Benedetto XVI è venuto qui per riposare. Meno passeggiate e molti momenti di raccoglimento e preghiera, ma anche scrittura e musica col pianoforte e la gioia di incontrare i bambini di Introd. 


Maison Musée Jean-Paul II

Un piccolo santuario evocativo custodisce oggetti che sono appartenuti al Pontefice o documenti che raccontano momenti della sua vita e del suo pontificato. Scritti, fotografie, monete e una sezione filatelica; e tra i capi d’abbigliamento anche la giacca e le scarpe che erano state donate a Giovanni Paolo II per camminare in montagna.



Cappella di San Lorenzo

Si visita quando negli stessi orari del Musée Jean-Paul II. Dal 2016 è un santuario dedicato a San Giovanni Paolo II dove è custodita come reliquia una ciocca di capelli del Santo Padre.



Croix de Bouque

Croce votiva in legno che guarda l’ampia Valle d’Aosta da uno sperone di roccia a 1726 metri d’altezza: luogo di grande suggestione dove i papi hanno goduto di profondi silenzi e momenti di meditazione. Raggiungibile a piedi dal villaggio (Combes).


Alla scoperta di Introd

Per raggiungere il Plan d'Introd è indispensabile oltrepassare il Ponte Nuovo (pon nou), impressionante canyon stretto e profondo quasi 90 metri scavato dalle acque impetuose della Dora di Rhemes, un luogo di grandi emozioni, costruito nel 1915 utilizzando un'impalcatura fatta con tronchi interi, lunga 34 metri e larga 8. Fino a quel momento l'unica via d'accesso era il pon viou (il ponte vecchio) costruito nel 1828 un po' più a monte. Icona forte di questo luogo è il castello, girotondo di pietra che osserva a 360 gradi un paesaggio silenzioso dove le uniche urla sono le rocce e i ghiacci che si protendono verso il cielo, dal massiccio del Bianco al Grand Combin, al monte Emilius che domina Aosta. Unico e diverso dagli altri castelli della valle per la forma assunta nel XV secolo.

Oggi il castello è una possente struttura con pietra a vista che abbraccia la torre, corpo originario del XII secolo. Momento imperdibile della visita è proprio la salita sulla torre che offre una vista di ampio respiro verso il Monte Bianco e la Valle d'Aosta.



A due passi dal castello si trova la chiesa dedicata alla conversione di San Paolo. Il campanile slanciato verso il cielo, ancor più del castello, è l'elemento identificativo dello skyline di Introd ben visibile anche dal fondovalle.



Testimonianza cinquecentesca di gran pregio è L'Ôla, cascina utilizzata nei secoli passati come stalla, scuderia e fienile; cinque possenti colonne in muratura sostengono l'imponente costruzione rurale quasi tutta in legno. L'Ôla è importante perché è stato un modello cui si è ispirata l'architettura rurale di questa parte della Valle d'Aosta.



La Maison Bruil, splendido esempio di architettura rurale, che concentra spazi e oggetti necessari alla sopravvivenza di persone e animali sotto lo stesso tetto, ma soprattutto narra le abitudini alimentari che hanno valorizzato i prodotti della terra nella saggezza imposta da un'economia di sussistenza. La memoria (conservare il ricordo... ricordare per conservare) è il bene immateriale e l'anima della Maison Bruil che ospita l'Atelier du Goût, l'espressione concreta di prodotti e produttori di questo territorio. Stesso fascino e atmosfera profumata di formaggio nelle antiche latterie consortili di Plan d'Introd e di Les Villes-Dessus utilizzate fino agli anni 70 e 80 dai soci che, in mancanza del casaro, provvedevano personalmente alla produzione di burro e formaggi.



La cantina e la sala degustazione di Lo Triolet, sono luoghi di meditazione e culto dei sensi. La natura regna sovrana intorno al castello e le frazioni d'Introd. L'Orrido evoca infantili paure ma il Parc Animalier risveglia emozioni dell'infanzia e offre la possibilità di conoscere animali, piante e fiori che caratterizzano l'habitat naturale di queste montagne con i suoi diversi eco-sistemi.


Il Castello e La Signora d'Introd

Il castello di Introd

Icona forte di questo luogo è il castello, girotondo di pietra che osserva a 360 gradi un paesaggio silenzioso dove le uniche urla sono le rocce e i ghiacci che si protendono verso il cielo, dal massiccio del Bianco al Grand Combin, al monte Emilius che domina Aosta. Unico e diverso dagli altri castelli della valle per la forma assunta nel XV secolo. Costruito nel XII secolo viene modificato da Pierre Sarriod nel 1260 e poi, nel XV secolo, cambia ancora aspetto con una pianta poligonale che asseconda la forma arrotondata del promontorio su cui si trova. La forza devastante del fuoco ferisce per ben due volte il castello nel corso dell'800 che poi verrà restaurato a inizio 900 dal cavalier Gonella, banchiere e appassionato di caccia, che si avvale dell'opera dell'ingegnere e architetto Giovanni Chevalley. Oggi il castello è una possente struttura con pietra a vista che abbraccia la torre, corpo originario del XII secolo. Momento imperdibile della visita è proprio la salita sulla torre che offre una vista di ampio respiro verso il Monte Bianco e la Valle d’Aosta. Il granaio quattrocentesco di fronte al castello è un prezioso esempio di architettura del basso Medioevo valdostano costruito quasi interamente in legno e perfettamente conservato con due porte caratterizzate da serrature in ferro battuto, una delle quali è sagomata a forma di castello.



La Signora di Introd

Introd è un luogo antico. E la presenza dell'uomo ha un storia che sprofonda nel tempo. LaSignora d'Introd è infatti una presenza umana molto più antica del castello, ritrovata nel 2011 in occasione degli scavi per i lavori di ampliamento della scuola materna. Lo scheletro della Signora d'Introd risale al III millennio a.C. e secondo gli archeologi sarebbe coetanea di Otzi, l'uomo del Similaun rinvenuto al confine tra l'Italia e il Tirolo austriaco. Tra queste montagne, tra le pietre di Introd, il segno dell'uomo è una traccia evidente: fatica di una vita semplice e dura, discrezione, senso di ospitalità, un grande rispetto per la natura e una profonda spiritualità. Ancora oggi all'alba del 24 giugno per rendere omaggio a San Giovanni Battista gli introleins vanno a raccogliere i fiori di Astranzia maggiore bagnati di rugiada per comporre bouquets, talvolta a forma di croce, e appenderli alla porta per proteggere la casa. I fiori non vengono benedetti in chiesa in quanto già santificati dalla rugiada della notte di San Giovanni.

 

Eventi da non perdere

Il Castello d'Introd nel mese di agosto ospita il festival Spazi d'Ascolto dedicato alla cultura del dialogo attraverso l'arte, la filosofia, musica e cinema. Laboratori aperti a tutti e tre serate di grande coinvolgimento con spettacoli e momenti di profonda e piacevole condivisione. La Nuit des Temps, nel mese di ottobre, è un viaggio a ritroso nel tempo che trasforma Introd e i suoi abitanti in un luogo antico; si aprono porte magiche verso l’anno 1450 e si incontrano alla luce delle lanterne i Viaggiatori del tempo. Esperienza di grande fascino che parte da straordinarie immagini e offre momenti di confronti e approfondimenti culturali, il Gran Paradiso Film Festival si svolge dal 1984 nel cuore del Parco Nazionale promuovendo concetti come biodiversità e vocazione al turismo naturalistico. La Fiha di pan nia è la tradizionale festa del pane nero che si tiene in agosto al villaggio del orat dove si cuoce il pane di segale nel forno comunale con cena finale nel parco del castello.

Informazioni utili

Comune di Introd- Turismo


Fondation Grand Paradis

Tutto sulle 3 valli valdostane: informazioni, news, eventi e servizi per il viaggiatore



Centro Visitatori Parco Nazionale Gran Paradiso

Laboratorio interattivo, spazi sensoriali e multimediali, temi di riferimento sono l’acqua, il bosco e il pascolo, la fauna e l’uomo.



Socità Guide Alpine del Gran Paradiso


Parco Nazionale Gran Paradiso

Il sito ufficiale del Parco Nazionale Gran Paradiso con tutte le informazioni per conoscere il parco, itinerari, attività ed eventi.



Lovevda.it

Il sito ufficiale del turismo in Valle d’Aosta con tutte le informazioni pratiche per i viaggiatori.



Route des Vins Vallée d'Aoste

La Strada dei Vini della Valle d’Aosta attraverso i 5 itinerari proposti accompagna i viaggiatori alla scoperta delle ricchezze di questo territorio di montagna e dei suoi eroici viticoltori.





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