e la Via Francigena


La Via Francigena

Da tempo immemorabile Orsières vive all’ombra del Gran San Bernardo, il valico annidato a 2473 metri. Passa proprio da qui la Via Francigena che collegava Canterbury a Roma. Una volta arrivati in paese, alcuni pernottano su uno dei materassi del Gîte Accueil Saint Bernard, il centro d’accoglienza per escursionisti aperto tutto l’anno, accanto alla chiesa di Saint-Nicolas. Chi cerca più comfort è invece accolto calorosamente dai confortevoli hotel e B&B del borgo. Così il giorno dopo, freschi e tirati a lucido, proseguono il cam- mino verso Liddes e Bourg Saint Pierre, ultima tappa verso lo strappo finale del Gran San Bernardo, il punto più alto della Francigena.

Itinerario nell'antico borgo

Per scoprire le ricchezze di Orsières, vi invitiamo a iniziare il percorso dal ponte di Bourgeal, manufatto in magnifiche pietre di granito locale. Il centro storico che costeggia il fiume Dranse, con la chiesa di Saint-Nicolas, il campanile e le case lungo la strada principale, è circondato da vecchi fienili. Il ponte di Châtelard invece, anch’esso in granito, conduce all’omonimo quartiere sulla riva sinistra del fiume. Oggi su queste strade camminano i moderni pellegrini della Via Francigena, ignari forse, di ricalcare le orme lasciate dall’imponente esercito di Napoleone Bonaparte di passaggio a Orsières tra il 16 e il 20 maggio del 1800. Riattraversando il fiume Dranse è ben visibile la Remise du Grand-Saint-Bernard, il grande edificio costruito nel 1840 che si trova all’estremità meridionale del paese. Svoltando poi a sinistra, superata la scuola, si arriva all’Association Entremont et Nature dove si possono visitare le mostre in corso. La strada quindi scende verso la chiesa di Saint-Nicolas o rendo la visione di vecchi granai ottimamente conservati. Girando a destra invece, si arriva in Rue Centrale. Molto suggestive rue de la Commune, dove l’architettura ha conservato il carattere del vecchio borgo, e l’ex Hôtel des Alpes, un edificio sotto tutela artistica la cui la storia è parte integrante del paese. L’itinerario infine riporta alla chiesa Saint-Nicolas, il cuore di Orsières.

La chiesa Saint-Nicolas e il campanile

La chiesa di San Nicola, tempio dalle linee purissime innalzato a fine ‘800 su due manufatti precedenti (XII e XV secolo), con torre campanaria diagonale dell’XI secolo alleggerita da bifore e trifore dove spuntano misteriose teste e rilievi zoomorfi, tra le più belle del Vallese, è l’antico faro spirituale della città. Una volta entrati, i fedeli sono subito avvolti dal misticismo che trasuda dalle vetrate policrome realizzate negli anni ’60 da Paul Monnier. Meritano attenzione la fonte battesimale ottagonale (1691) con teste di angioletti, motivi vegetali e le due immagini di Cristo e S. Gio- vanni Battista e il pulpito (1735) con la figura di Sansone che ne sostiene il peso,forse opera di Jean Baptiste Bozzo.

Maurice Tornay e il cammino

Maurice Tornay è nato nella vicina frazione di La Rosière. Il prete martire, missionario in Cina negli anni ’40, proclamato beato nel 1993 da Papa Giovanni Paolo II, fu ucciso perché predicava la religione cattolica in terra tibetana. il futuro beato faceva quello che facevano tutti: pascolava il gregge a 1700 metri di quota e accudiva una piccola vigna sulle colline di Fully. Oltre al lavoro però, il piccolo Maurice si ritirava ogni tanto a meditare nei boschi. E tutte le settimane affrontava aspre mulattiere, una sorta di Via Francigena interiore, per andare a confessarsi proprio nella chiesa di Orsières. La Rosière, suo villaggio natale, non è ambiato molto da allora: vecchie case, tranquille stradine, centenari granai in legno dove un tempo s’accumulavano raccolti e fieno per le bestie, l’altare barocco seicentesco nella Cappella di Saint-Anne. Un sentiero ben segnalato ha preso il suo nome, Bienheureux Maurice Tornay, una sorta di cammino interiore lungo il quale si prega e si medita. Parte dal centro di Orsières, vicino alla chiesa, dove un’esposizione permanente ripercorre la vita del Beato e dopo un’ora e trenta minuti circa di cammino scandito da pannelli didascalici, arriva a La Rosière.

Champex Lac: il piccolo Canada svizzero

Champex-Lac, luogo magico, avvolto da scenari montani talmente immacolati da essere definito piccolo Canada svizzero.Troverete un laghetto di acque turchesi, boschi di abeti, chalet di legno, bassi, sconfinati cieli. È qui, a 1500 m d’altitudine, che potreste e effettuare rigeneranti passeggiate.


Passeggiate nella natura guidati dai cani San Bernardo

Oggi i cani vengono allevati a Martigny ma i placidi quattro zampe non di rado tirano slitte affollate di bambini nei pressi del lago di Champex. D’estate invece, sono condotti al guinzaglio a passo lento, nei boschi, mentre il lago luccica oltre gli alberi e in lontananza si stagliano le vette del Gran Combin.



Giardino Botanico Alpino Flore-Alpe

Il giardino è stato istituito nel 1927 dal ricco industriale Jean Marcel Aubert. Ospita più di 4000 piante, non solo appartenenti al territorio montano locale ma anche alla flora alpina europea e di altri continenti. Si cammina come in una favola, tra rododendri, camelie e rose selvatiche, lungo meravigliosi sentieri tra rocce, ponticelli e specchi d’acqua.



Fort d'Artillerie

Sull’altro lato del lago, a 1450 m di altitudine, si trova uno dei più incredibili manufatti di ingegneria militare, il Forte d’Artillerie de Champex-Lac, una sorta di fortezza ipogea, interamente scavata nella roccia tra l’ottobre 1941 e il dicembre 1942. In un’atmosfera irreale il potrete vedere le casematte, i cannoni, gli alloggi, la sala macchine, il serbatoio d’acqua, i depositi delle munizioni, i vecchi macchinari, sala operatoria e infermeria.



Eccellenze gastronomiche

Nel microclima ideale di Orsières, mite e asciutto, spuntano erbe e piante officinali. Vengono impiegate per la produzione di ottimo tè freddo, diversi tipi di tisane, spezie e cosmetici naturali. E inoltre vivono nel territorio esperti produttori locali che sfornano diverse eccellenze gastronomiche: miele di montagna, pane di segale cotto nel forno comune, carne di Hérens locale, salsicce, patè di selvaggina, carne secca, prosciutto crudo e, naturalmente, il famoso formaggio raclette prodotto dal caseificio all’ingresso nord del paese. Assolutamente da assaggiare anche la fonduta, la zuppa fritta e la torta di San Bernardo.

La Fouly nel cuore della Val Ferret

La piccola frazione di La Fouly nei cui alpeggi si producono genuini formaggi ancora con metodi tradizionali, è annidata tra paesaggi incontaminati, con vista sul Dolent, Tour Noir e sul ghiacciaio dell’ArNeuve. Naturalmente, trovandosi lungo il percorso del Tour du Mont Blanc, è anche una sorta di Mecca per appassionati escursionisti: ci sono trekking di varia lunghezza e difficoltà. Persino un percorso sospeso tra gli alberi dove i bambini si sentono piccoli Indiana Jones.

Informazioni utili

Ufficio del Turismo di Orsière


St.Bernard Express

Treno panoramico che da Martigny raggiunge Orsière in circa 20 km.



Ufficio del Turismo di Champex-Lac


Ufficio del Turismo di La Fouly



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